Nichel: metallo presente in moltissimi alimenti

nichel alimenti

Il Nichel è un metallo a diffusione ubiquitaria, per questo motivo è molto difficile evitarne il contatto. Esso è presente in moltissimi alimenti come in fagioli, piselli, ostriche, aringhe, cipolle, asparagi, pomodori, spinaci, funghi, albicocche, carote, cacao, cioccolato, the, pere, cavolini, lievito in polvere e ancora in tutti i cibi in scatola e  talvolta viene rilasciato dalle pentole in cui essi vengono cucinati. Per questo motivo si consiglia in cucina l’utilizzo di pentole smaltate, in teflon, acciaio inox di buona qualità, alluminio 100%.

Ma il Nichel è presente anche in moltissimi oggetti di uso quotidiano come chiavi, parti metalliche di occhiali, ombrelli, forbici, fermacarte ma anche in monete, accendini, fermagli per capelli e parti metalliche di numerosi altri oggetti di utilizzo comune.

Esso è contenuto inoltre in diversi prodotti utilizzati in campo medico-chirurgico come gli aghi, le protesi ortopediche o le valvole cardiache o ancora nei prodotti cosmetici e di igiene personale come dentifrici, shampoo, smalti e tinture per capelli e nei soggetti sensibili esso può determinare dermatiti.

Dal punto di vista clinico la sintomatologia derivante dall’allergia al Nichel si evidenzia maggiormente nella stagione estiva quando a causa dell’ elevata sudorazione, il metallo viene rilasciato più facilmente dagli oggetti in cui è presente. Ma alla dermatite da contatto talvolta possono associarsi anche eczema diffuso, eritema ed orticaria generalizzata e in tal caso si parla di allergia sistemica al nichel solfato. Tale condizione va verificata effettuando un esame specifico ovvero il patch test, un test cutaneo in vivo. In caso di  positività al test si procederà dapprima con l’eliminazione dalla dieta – per 4-6 settimane – degli alimenti contenenti nichel. Successivamente si attuerà un test di provocazione al nichel. Questo dovrà avvenire sotto stretto controllo medico e nel caso risulti positivo si potrà fare una diagnosi di allergia sistemica al nichel ed il paziente verrà indirizzato verso un trattamento desensibilizzante per via orale.

 

 

 

Condividilo con i tuoi amici!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *